Cosa significa virtualizzare un sistema operativo?

di | 8 Novembre 2018

In un precedente articolo parlavo della possibilità di installare più sistemi operativi nello stesso computer partizionando il disco fisso, avendo una necessità di questo tipo, il partizionamento non è comunque l’unica possibile scelta a nostra disposizione.

Utilizzando un apposito programma che gira sotto un sistema operativo “principale” che prende il nome di Host, è possibile realizzare una o più “macchine virtuali” praticamente dei sistemi dotati di processore, memoria RAM, disco fisso, lettore CD-ROM ecc. a loro dedicata.

Su ognuna di queste macchine virtuali è possibile installare un diverso sistema operativo, che prende il nome di Guest.

Bisogna fare attenzione al fatto che, ovviamente, le specifiche della macchina virtuale NON possono in alcun modo essere pari o superiori alla macchina “reale”, in quanto, l’architettura viene suddivisa tra la macchina host e quella virtuale, cioè se, per esempio, abbiamo a disposizione 4 GB di memoria RAM e ne assegniamo 1 alla macchina virtuale, ora i GB disponibili nella macchina “reale” saranno 3.

Ovviamente, nel momento in cui la macchina virtuale viene “spenta” la macchina reale torna ad avere pieno possesso di tutte le sue caratteristiche.

Ci sono diversi programmi che permettono di realizzare quanto scritto, e diverse guide in rete che spiegano come farlo.

Mi limito a segnalare Virtualbox che è un programma con cui mi trovo veramente bene, semplice e intuitivo.

segnalo anche questa guida che spiega passo passo come creare una macchina virtuale e installare un SO guest (in questo caso l’esempio si riferisce a Ubuntu, ma è facilmente estendibile a qualsiasi SO)